“Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati.”

Mi manca tutto, giuro. Capisco tutto, giuro-3

Già “vestiti” e non il suo proprio termine, “abbigliamento”, mi urta i nervi, ma via passaci sopra F, hanno di meglio da fare che pensare al corretto utilizzo dei termini commerciali.

Voglio dire, hanno da pensare a come rimettere in piedi un paese, perché da qualcosa bisogna pur partire a riaprire. Hanno da pensare a come far ripartire un economia, quasi da zero. Ad alleggerire il peso dei cassa integrati sulle casse dello stato (nonostante sia un diritto). E va bene così. Perché si, lo capisco. Capisco le misure di contenimento da pandemia globale.

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Giornate no.. e altre pure.

siga

Ci sono giornate che già lo sai che saranno difficili. Ancora prima di svegliarti, poi mentre fai colazione. Bevi il the o il caffè, esattamente come ti piace, fai tutto esattamente come faresti in qualsiasi altro giorno. Eppure lo senti che sarà un lunghissima, maledetta giornata di merda. Continua a leggere

Se qualcuno stappa lo champagne il 28 gennaio, non ti stupire: la vita cambia davvero solo quando vuoi tu.

Ho-una-confessione-da-fare-sono-stata-a-lungo-un-uomo_main_image_objectTi chiedi, amica mia, come sarà l’anno che verrà, e mentre penso al tuo pensiero mi viene in mente la placida corrente del Nilo, e una feluca senza motore, nè direzione, preda della rosa dei venti, e delle stagioni.

Sarà che non credo nelle scadenze, e non festeggio il capodanno, peraltro come altri popoli, che non contano gli anni: se chiedi a un indonesiano l’età riceverai solo un sorriso, in cambio. Non credi sia buffa l’ansia collettiva di fine anno?

Piuttosto che scrutare el stelle dal 15 al 30 dicembre, non sarebbe meglio guardarsi dentro tutte le sere, chiedendosi magari com’è andata, come non è andata, abbiamo preso qualche buca per strada? Se si, quale? Tanto per prenderne di originali, domani. Tanto per evolvere, e crescere, ed evitare repliche indesiderate.

Mi ricordo di una lontana parente che per un certo periodo mi chiamava regolarmente per darmi la seguente novella: “E anche questa settimana non è successo niente”. Come se le cose discendessero dal Pianeta Papalla. Come se non fossimo quotidianamente davanti alla nostra tela.

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